Argomento del mese di  Maggio

Cromoterapia: la luce che cura

Per quanto ai nostri occhi possa sembrare strano è ormai provato che la luce interferisce con i processi biologici: si potrebbe dire “ la vita è fatta di luce e si nutre di luce”.

La luce naturale bianca (luce visibile) è costituita da 7 bande colorate che corrispondono all’iride ciascuna delle quali possiede un effetto regolatore sull’attività delle nostre cellule. Quando una malattia fa alterare l’armonico svolgimento dell’attività cellulare, la luce colorata è in grado di riportarla verso la normalità. Stimolando i punti di agopuntura con luce di adeguato colore è possibile armonizzare lo scorrimento del Ki. La cromoterapia, cioè la branca della medicina naturale che cura attraverso l’uso della luce, come anche l’agopuntura e le altre metodiche di Medicina Tradizionale Cinese (MTC), permette di trattare diverse patologie potenzialmente in tutte le specie viventi : a seconda dei punti o delle aree trattate è possibile interagire con vari organi regolandone l’attività.

Il grande vantaggio di questo metodo risiede nel fatto che oltre a non avere effetti collaterali (logicamente se correttamente eseguito) come accade per altri tipi di terapia naturale,  è tranquillamente tollerato anche dai soggetti meno collaborativi.




Argomento del mese di Marzo

La Filaria

La filaria è una malattia di tipo parassitario dovuta ad un verme del genere Dirofilaria che colpisce principalmente il cane ma anche il gatto. La Dirofilaria è un verme tondo che vive, nella sua forma adulta, nel cuore dell’ospite (cane o gatto) mentre le forme larvali si trovano anche nel circolo sanguineo, da dove possono essere assunte dalle zanzare che pungono l’animale malato. La zanzara poi, pungendo altri individui, è in grado di trasmettere e diffondere il parassita. La filariosi è più frequente nel cane ma è più pericolosa nel gatto

Il verme, vivendo nel cuore dell’animale e sviluppandosi in esso produce un groviglio che è ostacolo meccanico alla funzionalità cardiaca, per cui si traduce in una insufficienza cardiaca. Inoltre esso può essere causa di emboli o di ostacoli alla circolazione sanguinea anche in altre sedi. Il pericolo di emboli non si esaurisce con la terapia, la quale mira ad uccidere il parassita il cui corpo, però, sebbene tenda a disgregarsi può essere responsabile della formazione di detti emboli.

Sia per il cane che per il gatto esiste la possibilità di intervenire con una terapia preventiva che impedisce lo sviluppo del parassita nell’animale, la quale può essere efficacemente coadiuvata da tutte le strategie che mirano a ridurre la possibilità di contatto tra i nostri animali e le zanzare quali, ad esempio, l’uso di sostanze repellenti anche naturali, l’eliminazione di acqua stagnante nei pressi di case e giardini, l’applicazione di zanzariere



Argomento del mese di Dicembre

Come gestire il cane in caso di freddo o maltempo

Nel periodo invernale si presentano frequentemente patologie del tratto gastrointestinale spesso dovute al freddo che si manifestano con vomito e diarrea. Risultano pertanto utili alcuni accorgimenti. È bene pertanto predisporre paraspifferi a porte e finestre e, se possibile, evitare che l’animale dorma a contatto diretto con il pavimento. Altra cosa importante è la gestione della passeggiata: il cane non deve mangiare appena prima di uscire per evitare congestioni e problemi digestivi. È utile far indossare il cappottino in particolare ai cani a pelo corto e comunque a quelli di razza originarie dei paesi a clima caldo e ai cani anziani, mentre i cani di origine nordica, soprattutto quelli giovani e adulti in generale non hanno questa necessità. Al rientro dalla passeggiata tutti i cani dovranno essere accuratamente asciugati qualora bagnati. Inoltre è necessario porre molta attenzione nell’evitare che il cane mangi neve (anche se pulita) oppure beva acqua fredda.



ARGOMENTO del mese Novembre

l gatto nel medioevo

Il medioevo europeo è stato un periodo storico caratterizzato da una ingiustificata avversione dell’uomo nei confronti di animali predatori notturni e crepuscolari come il gatto, ma anche la civetta, il gufo e altri, forse anche a causa dei loro adattamenti all’attività predatoria notturna come l’avere occhi grandi e “luminosi” che consentono loro di sfruttare al meglio la poca luce. Questi animali venivano considerati come legati al maligno e come tali perseguitati. Tale ingiustificata fama, che da allora accompagnato il gatto per molto tempo, è da considerarsi una concausa di eventi drammatici per l’umanità. Infatti ridurre la popolazione felina significa favorire la proliferazione incontrollata di topi e ratti (prede naturali dei gatti) il quali, oltre a trasmettere malattie anche molto gravi, cibandosi e guastando le derrate alimentari per uso umano (di loro già scarse) rendevano gli uomini più deboli e più predisposti all’aggressione da parte delle malattie, per altro rese maggiormente pericolose dall’assenza di cure efficaci. In questo scenario è più facile comprendere come una pestilenza fosse in grado di falcidiare anche i due terzi della popolazione umana esistente senza essere validamente contrastata. Possiamo quindi affermare che il gatto non è un “animale del demonio” ma un “dono del Cielo”.




Argomento del mese di

La LEISHMANIA

La Leishmania è una malattia attualmente sempre più diffusa a causa dei cambiamenti climatici: infatti essa è trasmessa da un flebotomi(insetto) che negli ultimi decenni ha colonizzato l’Italia inizialmente solo nelle zone costiere, ma ultimamente si è diffusa anche nelle aree più interne ed urbane.

La malattia può presentare un’ incubazione molto lunga (anche mesi o anni) e colpisce primariamente il sistema linfatico per poi diffondersi compromettendo tutti i tessuti: gli organi più colpiti sono il midollo osseo, la milza, il fegato ed i linfonodi, ma possono esserci anche lesioni oculari, cutanee e polmoniti; possono inoltre comparire deperimento, aree cutanee prive di pelo e crescita eccessiva delle unghie.

Attualmente esistono test s per rivelare la presenza di questo patogeno, consigliato soprattutto in quei soggetti che provengono da zone costiere dove la malattia è endemica da molto tempo ed in tutti i casi in cui ci sia il sospetto di contagio. A l momento esistono terapie in continua evoluzione dettate da un crescente interesse verso questa malattia a causa della sua crescente diffusione


Domande frequenti

1- il gatto che urina fuori dalla lettiera non fa i dispetti  ma manifesta un disagio/malattia

2- l’agopuntura è molto utile nei cani anziani che hanno difficoltà a camminare e alzarsi

3- il tartaro è una delle cause principali di alitosi ed è spesso legata a cattiva digestione

4- per evitare che il coniglio rosicchi mobili ecc. può essere utile lasciare a disposizione un tronchetto di acacia a lui normalmente molto gradito

5- il momento migliore per sterilizzare le cagne è, a mio parere, nel periodo compreso tra il primo ed il secondo calore
6- lavare troppo spesso  i cani irrita la pelle aumentando l'intensità dell'odore "di cane"
7- L'agopuntura non cura solo i problemi di deambulazione ma anche molti altri (vedi pagina dedicata)